Trattato Sulla Tolleranza, ovvero lo smascheramento del male che si cela dietro il bene

28.08.2018

Bisognerebbe partire da un concetto di fondo: qualsiasi religione ha mai predicato espressamente l'intolleranza? No. Ciò che di malvagio c'è nel mondo è sempre colpa di un'interpretazione umana. È l'errore umano e solo umano che rende possibile e, delle volte, accettabile, che qualcuno venga perseguitato per le sue idee o, semplicemente, per il modo che ha di vedere la vita. L'errore, quando ritenuto verità assoluta indiscutibile, genera l'intolleranza. È questo l'insegnamento di Voltaire, uno dei più grandi filosofi del Settecento, alfiere dell'Illuminismo. Sono gli uomini che si ingannano, gli uomini che condannano, nessuna religione lo fa e se ciò avviene, non è mai riferito alle cose letteralmente di quaggiù. Se la religione o un'idea viene usata per condannare e perseguitare qualcuno, è sintomo di viltà e paure tipiche dell'essere umano. Il punto primo su cui perseverare è la tolleranza, tolleranza per cui vale la pena lottare contro la superstizione e il fanatismo; attenzione, significa rispettare, non porgere l'altra guancia all'offesa e all'ingiuria. In ultimo, la presa di coscienza sta nell'accettare che, in quanto uomini, non la pensiamo tutti allo stesso modo, se vi è del disaccordo, si può tranquillamente dire di non essere sulla stessa linea d'onda; non si può, tuttavia, pretendere di avere la verità in quanto tale nelle proprie mani.
Siamo tutti impastati di debolezze ed errori, alcuni anche passabili, il segreto è avere coscienza delle proprie mancanze, perdonare e, qualche volta, essere perdonati.


Recensione del "Trattato Sulla Tolleranza", di Voltaire, Feltrinelli, 2015.

Argomento: filosofia

https://www.ibs.it/trattato-sulla-tolleranza-libro-voltaire/e/9788807901775


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