LA GIOIA DI VIVERE SECONDO MELGA #pugliaindiependente
"Ho tante cose dentro che se mi guardi non c'è contegno"
"Ho tante cose dentro che se mi guardi non c'è contegno"
Intervista alla cantautrice Melga
In occasione della sua ascesa in terra di Bari ho avuto il piacere di intervistare Melga, al secolo Gaia Costantini, cantautrice massafrese che sta facendo parlare molto di sé, dal Primo Maggio 2018 di Taranto all'album "Buco", uscito da poco.
Gaia Costantini, nome d'arte Melga, è una cantautrice che si scopre tra i banchi di scuola e aeroplani di carta. A diciassette anni , con una valigia di note e parole, inizia la sua avventura da cantastorie partecipando ad un concorso locale , che vincerà. Seguiranno altri concorsi e iniziative , con riscontri positivi, vittoriosi e incoraggianti, che la renderanno sempre più "artigiana della musica".
Dal 2015, dopo aver vinto l'Ahurea Music Contest e aver firmato una produzione discografica con Ahurea, Melga ha iniziato la registrazione del suo primo album d'esordio: RATTOPPARTE. Oltre 100 date live; partecipazione alla Raffo Fest 2016 e 2017 , al Cinzella Festival 2017 e all'Uno Maggio Taranto 2018. Apertura dei concerti di Erica Mou, Lorenzo Kruger, Management del dolore post-operatorio e Modena City Ramblers.
Domanda di rito: come hai scelto il tuo nome artistico?
Questo nome ha un doppio signficato: "mel" è la radice del verbo greco μέλω, che nella forma attiva significa "essere oggetto di cura, stare a cuore", in quella media "avere cura"; "ga" è invece il richiamo al mio nome, Gaia, che sempre in greco siginifica "terra".
Interessante, facendo questa scelta hai pensato alle radici greche di Taranto o è stata una scelta casuale?
E' stata casuale, se devo essere sincera; poi, ovviamente, come tutti i percorsi artistici le cose hanno preso un senso. Facendo canzoni la mia prima preoccupazione è quella di far star bene le persone, trasmettendo sempre un messaggio positivo.
Nei tuoi lavori che tipo di approccio cerchi?
Semplice, nient'altro.
Qualche giorno fa è venuto fuori il tuo vecchio/nuovo disco, "Buco", cosa ti ha ispirata durante la scrittura dell'album?
Domanda difficile! Allora, quel disco è stato scritto in un marasma di situazioni, positive e, al contempo, negative; c'è una ricerca come negli altri campi artistici, e riportarlo dal vivo ogni volta cambia prospettiva, c'è un significato diverso in base al punto in cui ci si mette a guardare.
Ascoltandolo è venuta fuori un certo disagio verso alcune situazioni, è così?
Si, è così. Delle volte non riesco a dire di no, piano piano sto imparando ad affrontare determinate situazioni.
Dopo le date pugliesi del "Buco Tour" cosa ci dobbiamo aspettare da questa artista sui generis?
Sicuramente date fuori dalla Puglia, che sono in arrivo; inoltre non sarò più solista sul palco, e dopo, magari, che ne so, anche qualche brano nuovo, chissà.
"Non più solista" in che senso?
Intendo dire che ho intenzione di dare spazio a musicisti che si sentano in grado di accompagnarmi e che, soprattutto, si sentano stimolati dal mio progetto. Deve esserci voglia di esprimersi, ecco quanto.
Ultima piccola curiosità: sempre nel tuo approccio all'ascoltatore ho notato che cerchi di trasmettere molta gioia di vivere, con ironia, come se fossi sempre su un palco, è così?
In un certo senso, perchè credo che suonare davanti a uno, cento, mille persone sia praticamente la stessa cosa; la cosa difficile è trovare una chiave comunicativa tra tre e gli altri, e io l'ho trovata nel dire cose molto in tristi in modo allegro, in modo anche molto semplice.
Dopo questo brevissimo dialogo ho assistito al concerto di questa ragazza, un concerto tragicomico, ricco di emozioni contrastanti, di picchi di gioia e di malinconia allo stesso tempo. La potenza di tutto ciò sta nel fatto che non cerca per forza qualcosa in un ipotetico "altrove", rimane ben saldo alla terra, concedendosi il piacere di sognare, qualche volta. Personalmente, reputo che non sia facile trovare ispirazioni in situazioni banali, che, tuttavia, possono svelare risvolti a noi sconosciuti, permettendoci di vedere il bene nel male e il male nel bene, con gioia e con leggerezza, un po' come fa questa ragazza "tutto pepe" tarantina con i capelli ricci e un grande sorriso.
In link il suo ultimo album:
https://open.spotify.com/album/21pWgV7pa73FvfIGJ12xKD?si=Fn4Pq4wLTAeaDh7YYn5ZkQ
