LA COLONNA SONORA DI UN FILM: ALESSANDRA VALENZANO #barindiependente
"Ogni dubbio è nebbia e tu lo sai"
Alessandra Valenzano nasce a Bari il nel 1997. Sin da piccola si dimostra interessata all'arte e, in particolare, alla musica e alla scrittura; comincia a suonare il pianoforte e poco dopo scopre il canto, scrivendo, però, le sue prime canzoni con chitarra e ukulele. Nella vita studentessa di giurisprudenza.
Ha partecipato, arrivando spesso in finale, a diversi Festival (PugliaStyle, Festival di Ghedi). Arriva alle semifinali del FestivalShow a Venezia e passa le selezioni di Amici fermandosi al 3º step. Infine, ha partecipato ad Area Sandremo tra le nuove proposte.
Nel 2015 viene scelta da Fausto Leali per il concorso di canzoni inedite Musikomio, svoltosi a Foggia.
Ha scritto il suo primo EP con la collaborazione degli autori di Zucchero Fornaciari e ha pubblicato il 2 giugno del 2017 il suo primo videoclip, mandato poi in onda su Telenorba.
Raggiunge le semifinali del contest SMC del Fix It Live, aggiudicandosi la partecipazione al festival di musica sperimentale Experimenta e al Time Zones.
Prende parte due volte al progetto "Arti In Libertà" organizzato presso Spazio 13 e Prinz Zaum.
Il suo genere è una sottile e continua variatio tra country, pop, rock e cantautorato, uniti da un timbro vocale caratteristico. I testi dei suoi brani, inoltre, sono dei veri e propri racconti, costellati di paure, timori, ansie e malinconie, lasciando sempre spazio alla rinascita; è un percorso, il percorso di una ragazza insicura che piano piano prende consapevolezza di sé e torna più forte di prima, sola contro il mondo se necessario. Ciò si trova in entrambi i suoi brani ufficiali, "Ora e Mai" e "Till Dawn", dei quali il primo è un brano ascrivibile al cantautorato nostrano, venato di sfumature rock, e il secondo è una ballata dal sapore country. In entrambi i casi sono i ricordi e la nostalgia a farla da padrone, ma questo è solo una parte del tutto, una parte della vita. Del resto, quando si vuol cambiare qualcosa, si parte da sé.
In occasione del suo ultimo concerto al Bar Conchiglia di Bari ho avuto il piacere di farci quattro chiacchiere e di saperne di più. A seguire l'intervista.
Ciao Alessandra, sei molto coraggiosa nell'usare il tuo nome per farti conoscere! Perché questa scelta del nome (e cognome) proprio invece del solito nome artistico?
Prima di tutto ho fatto questa scelta perché si pone in sintonia con il mio modo di essere, poi penso che una persona debba porsi sempre per quella che è. Dall'età di cinque anni la gente ha iniziato a chiamarmi Ale Vale, nomignolo che poi è diventato, praticamente, un nome in codice. Da piccola mi facevo chiamare anche Diana!
Diana, un personaggio preso a caso...
Esatto! Innanzitutto è la dea della caccia ed ha sempre esercitato un certo fascino su di me; inoltre l'ho sempre associato all'idea della donna forte, autoritaria e sola nel mondo, idea che avevo di me stessa. Poi è scattato qualcosa e mi son detta "ma basta, tu sei Alessandra e va bene così".
Quando hai capito che la tua strada era scrivere canzoni?
Io ho sempre scritto racconti, poi quei racconti sono diventati musica; sto comunque cercando di portare avanti il progetto di un romanzo di cui non svelo nulla.
So che il tuo slogan è "voglio essere la colonna sonora della vita di qualcuno", c'entra con tutto questo?
Si, è tutto compreso nel pacchetto. Un sogno nel cassetto è quello di poter fare un film con le mie canzoni, unendo tutto quello che scrivo; è un'idea che mi piace molto. Per rispondere alla tua domanda precedente, da qui è partito tutto, vorrei unire i miei racconti alle mie canzoni e l'idea mi ispira sempre e comunque. Pensaci un attimo, molte canzoni finiscono sui libri di scuola e diventano parole... io vorrei fare la stessa cosa, ma in senso contrario, ovvero, vorrei che le mie parole diventassero musica.
Affascinante. Da questa cantante con i capelli rossi e un ukulele egocentrico cosa dobbiamo aspettarci?
Ovviamente non ci si ferma qui. Ci saranno sicuramente cose nuove, canzoni che vado macinando giorno dopo giorno; in passato ho scritto molto in inglese, ora invece sto apprezzando molto l'italiano, sono contenta di ciò che sta nascendo, e sono curiosa di vedere ciò che succederà.
Ultima curiosità: quando ti esibisci che tipo di approccio cerchi con il tuo pubblico, o meglio, con coloro che credono in te, vengono ai tuoi concerti o che, al di là di questo, ti sostengono con le loro storie Instagram?
Io cerco sempre un approccio amichevole, mi piace il fatto che tramite la mia musica la gente possa sentirsi coinvolta in qualche modo, ed è bellissimo vedere che c'è gente che mi segue e che crede nel mio progetto. I miei concerti sono molto intimi, anche quando ho cercato di fare le cose più in grande e le persone erano a cinque metri di distanza da me; mi piace guardare le persone negli occhi, capire cosa stanno pensando e come si sentono nel momento in cui canto. Ho un rapporto molto simbiotico con il mio pubblico, spero di non perderlo mai, qualunque cosa accada.
Fatto questo, ho lasciato andare Alessandra al suo dovere di musicista. I suoi concerti sono un mix di ironia, bicchieri di vino e luci di Natale, in un'atmosfera che qualcuno oserebbe chiamare "indie". Sicuramente c'è molto intimismo nella sua musica, e non è facile esporsi, soprattutto oggigiorno, che i sentimenti vengono mercificati e non si mostrano le cose per quello che sono. La bravura sta nel raccontare e nel raccontarsi, con serietà, stile e sincerità, non c'è nulla di male in questo. Alessandra è capace di fare tutto questo con l'abilità di un regista, è come se qualcuno ci mettesse di fronte al film della nostra vita, dipingendola amaranto. E forse, a questa vita sapremo anche noi dare il titolo dell'ennesima canzone da cantare, forse ora e forse mai.
Di seguito allegati i singoli "Ora e Mai" ( https://youtu.be/hehH5OmJdMQ) e "Till Dawn" (https://youtu.be/MdlC7ypQ8Ek)
